Con M. abbiamo iniziato dalla cosa più difficile: cucire a macchina, spiegazioni, prove pratiche, per poi passare alla esecuzione di alcuni manufatti. Capisco subito se davantia me ho una persona che ha sviluppato il collegamento oculo manuale, e M., è una di queste.
M. ha realizzato diversi piccoli manufatti, tra cui una piccola borsa in jeans con la tracolla lunga, una fascia in tessuto per capelli, una sacchetta multiuso.
Dal cucire a macchina siamo passate, al cucire a mano, cosa che generalmente faccio nell'ordine inverso. A mano, oltre alle piccole riparazioni si possono cucire interi capi d'abbigliamento, ovviamente con una tempistica diversa, ma con la stessa robustezza e precisione.
In altri incontri le ho insegnato a lavorare a maglia, all'uncinetto, e mentre si faceva una cosa, aprivo parentesi verbali di arricchimento.
M. ha iniziato una sciarpa in lana ai ferri (punto riso) dopo aver prima imparato i punti base. La sciarpa sarà un compito per casa, in previsione del lungo inverno.
Poichè le ho regalato diversi paia di ferri da maglia, insieme abbiamo cercato nel laboratorio il materiale per costruire un porta ferri ( l'interno dei rtoli di carta igenica, tovaglioli per decupage, tappi in plastica delle bottiglie del latte) e pensato a come realizzarlo.
Il porta ferri l'ha volut fare a casa da sola per riempire un pomeriggio libero, e dalle foto che mi ha inviato, devo dire che il risultato è stato ottimo!
E' stato un workshop davvero unico ! Porta chiavi relaizzati con lo scoubidù, pompom di lana fatti con il cartone, insomma tantissime attività.
Da piccola, una vicina di casa mi insegnò a ricamare con le paiettes, ricordo ancora quei momenti e non vedevo l'ora di tornarci. Oggi le sono grata per avermi trasmesso il suo sapere.
Forse anche M. da grande ricorderà i pomeriggi trascrsi insieme, le risate, le tante chiacchiere e le pause acqua, quando gli imput erano troppi .
Ahahah !
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