11/09/25

WORKSHOP DI MANUALITA' FINE MULTIPLA


Trasferire le competenze raccolte in una vita è sempre molto appagante,  è  come lasciare una eredità del "sapere", se poi lo si fa con bambini o ragazzi, ancora di più.


Spesso, durante i miei workshop, specialmente se c'è conoscenza e confidenza con le "alieve",   l'oggetto del laboratorio, cambia in corso d'opera.

E' stato così anche con M....., la figlia di amici. 
Insieme ci siamo divertite.
Ogni volta non sapevamo esattamente cosa avremmo fatto. Io proponevo alcune attività manuali di natura diversa, e lei sceglieva.
E' un piacere avere a che fare con giovani menti creative e ricettive,  tutto ciò che spiego viene memorizzato, è come un piccolo seme lanciato su un terreno fertile, che più avanti darà i suoi frutti.


Con M. abbiamo iniziato dalla cosa più difficile: cucire a macchina, spiegazioni, prove pratiche,  per  poi passare alla esecuzione di alcuni manufatti. Capisco subito se davantia me ho una persona che ha sviluppato il collegamento oculo manuale, e M., è una di queste.

M. ha realizzato diversi piccoli manufatti, tra cui una piccola borsa in jeans con la tracolla lunga, una fascia in tessuto per capelli, una sacchetta multiuso.

Dal cucire a macchina siamo passate, al cucire a mano, cosa che generalmente faccio nell'ordine inverso. A mano, oltre alle piccole riparazioni si possono cucire interi capi d'abbigliamento, ovviamente con una tempistica diversa, ma con la stessa robustezza e precisione.

In altri incontri le ho insegnato a lavorare a maglia, all'uncinetto, e mentre si faceva una cosa, aprivo parentesi verbali di arricchimento. 

M. ha iniziato  una sciarpa in lana ai ferri (punto riso) dopo aver prima imparato i punti base. La sciarpa sarà  un compito per casa, in previsione del lungo inverno.

Poichè le ho regalato diversi paia di ferri da maglia, insieme abbiamo cercato nel laboratorio il materiale per costruire un porta ferri ( l'interno dei rtoli di carta igenica, tovaglioli per decupage, tappi in plastica delle bottiglie del latte) e pensato a come realizzarlo.

Il porta ferri l'ha volut fare  a casa da sola per riempire un pomeriggio libero, e dalle foto che mi ha inviato, devo dire che il risultato è stato ottimo!

E' stato un workshop  davvero unico ! Porta chiavi relaizzati con lo scoubidù, pompom di lana fatti con il cartone, insomma tantissime attività.

Da piccola,  una vicina di casa mi insegnò  a ricamare con le paiettes, ricordo ancora quei momenti e non vedevo l'ora di tornarci. Oggi le sono grata  per avermi trasmesso il suo sapere.

Forse anche M. da grande ricorderà i pomeriggi trascrsi insieme, le risate, le tante chiacchiere e le pause acqua, quando gli imput erano troppi .

Ahahah !

 

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