01/05/24

ZUPPA INGLESE "STELLA"

 


Erano tanti anni che non mangiavo una zuppa inglese così buona, quindi mi sono fatta dare la ricetta e l'ho replicata.

INGREDIENTI:

10 tuorli 

200 g di zucchero semolato 

250 ml di panna liquida fresca 

1 litro di latte fresco intero

Alkermes stampa circa 3/4 di litro

2 pacchi di Savoiardi morbidi marca Alai 

Cacao in polvere amaro Lindt circa 50 gr.

70 g di farina

Un coltello a Lama alta per tagliare i savoiardi 

Una frusta 

Pellicola trasparente 

Contenitori preformati 



ESECUZIONE:

Con queste dosi si ricavano diversi stampi quindi considerando che la zuppa inglese non si può congelare potete fare metà dose.

Dividere l'albume dal tuorlo e mettere direttamente i tuorli in un tegame capiente in cui cuocere la crema. 

Prima di aggiungere i tuorli verificare sempre nel guscio che siano freschi. 

Unire ai tuorli 200 g di zucchero e mescolare con una frusta in modo che non ci vengano dei grumi. 

Aggiungere poco alla volta con un setaccio i 70 g di farina e continuare a mescolare.

Unire il latte e la panna in un tegame e scaldare senza portare ad ebollizione. 

Tagliare i savoiardi a metà.

L'alchermes andrà utilizzato puro ed i savoiardi dovranno essere ben inzuppati.

Unire il latte e la panna caldi, poco alla volta,  alla crema formata con i tuorli lo zucchero e la farina e mescolare velocemente in modo che non si formino dei grumi. 

Mettere sul fuoco a bassa fiamma e con la frusta continuare a mescolare ininterrottamente fino a quando la crema non si addenserà e inizierete a vedere delle bolle di ebollizione. 

A questo punto dividete la crema in due parti uguali e copritelo con pellicola a contatto in modo che non si secchi la superficie della crema. 

A metà della crema versate lentamente e mescolando in continuazione il cacao amaro circa 50 g, tenete presente che la crema dovrà diventare molto scura proprio color cioccolato quindi può essere che ve ne occorrono di più. 

Terminata questa operazione versate l'alchermes in un contenitore basso, che raboccherete all'occorrenza. 

I savoiardi dovranno essere ben inzuppati.

Foderate gli stampi posizionando in modo verticale i savoiardi tutti rivolti estremamente verso la parte scura oppure alternandoli.

Foderate anche il fondo. 

Se lo stampo che usate è particolarmente basso una parte del savoiardo sbucherà questa verrà poi piegata verso l'interno per coprire lo strato finale di Crema. 

Liberate dalla pellicola le due creme e procedete con l'esecuzione di tre strati crema, alternando la crema tradizionale a quella con il cioccolato. 

Tra uno strato di creme e l'altro posizionare uno strato di Savoiardi imbevuti nell'Alchermes.

Ricoprite lo strato finale con altri savoiardi o utilizzate quelli che eventualmente sono sbordati dallo stampo. 



Coprite con pellicola trasparente comprimendo leggermente in modo che la crema occupi tutti gli spazi dello stampo. 

Attendete che si raffreddi poi riponete in frigo.

Molto importante questo dolce non va congelato. 

La presenza della panna e del latte intero conferiranno una particolare morbidezza e consistenza alla crema. 

Personalmente la ritengo veramente ottima!

19/04/24

FOULARD /PROMESSA SCOUT

Alcuni li chiamano foulard, altri "promessa", fazzolettini.

Vengono consegnati ai ragazzi il giorno della promessa.

Questi sono destinati al CNGEI.modena e sono orgogliosa di essere stata loro utile.


Sono stati realizzati in modo sartoriale ed i nastrini sono stati cuciti singolarmente sul foulard.

I colori rosso e giallo rappresentano il gruppo CNGEI di Modena.


 

22/02/24

PORTA TELEFONO

A volte un semplice accessorio come un porta cellulare può personalizzare il nostro outfit.


La bellezza  del tessuto trasforma l' oggetto di uso quotidiano nell'accessorio che ci rende uniche. 

Un semplice laccio di pelle chiuso con un nodo Savoia ci abbraccerà senza ostacolarci nei movimenti.


Cover di plastica con lacci inguardabili lasceranno il posto ad un piccolo scrigno in cui riporre il nostro cellulare. 



Sotto ad un capo spalla durante un viaggio per evitare di tenere il cellulare nella borsetta, o semplicemente quando non vogliamo "perdere" il telefono.

Disponibile in varie tipologie di tessuto.

16/01/24

CUSTODIA PER BORSA ACQUA CALDA


Mi sono resa conto di non avere più una borsa  per l'acqua calda, quindi l'ho comprata (stranamente non di seconda mano).

Nel negozio erano esposte varie custodie, ma nessuna ha suscitato il mio interesse anche perché erano tessuti poco confortevoli, quindi ho deciso di farla io.



MATERIALE OCCORRENTE:

-tessuto doppio della misura della borsa. Potete utilizzare anche un vecchio maglione o una felpa che non usate più.

- filo in tinta

- forbici

- macchina da cucire

- tagliacuci ( se non l'avete potete utilizzare il punto zig -zag nella macchina da cucire

-50 cm circa di elastico bianco alto 6/7 mm

-gesso per tessuto 



ESECUZIONE:

Piegate il tessuto a metà ed appoggiate sopra la borsa. 

Con un gesso segnate circa 2cm su i tre lati  (laterali e fondo), sulla parte alta lasciate circa 1 cm.

Tagliare il tessuto e cucire le due parti unite sui 3 lati con la tagluacuci.

Fare la tagliacuci  sulla parte alta  del sacchetto in modo circolare.

Piegare il tessuto sulla parte del rovescio, creando un bordo.

Piegate della misura in modo che rimanga circa 1 cm di visibilità alla borsa.

Fissare con qualche spillo.

Scaravoltare sul dritto.

Posizionare il lavoro sotto al piedino della macchina in prossimità della cucitura fatta con la tagliacuci.

Posizionare sotto al piedino l'elastico e fissarlo con pochi punti a zig Zag.

Tirare con forza elastico mentre lo si cuoce in modo che il tessuto si arricci e fermarlo bene alla fine.

Cucire un secondo giro di elastico, tirando l'elastico e non il tessuto, in questo modo l'arricciatura sarà più stretta.

SUGGERIMENTI:

È possibile utilizzare tessuti di recupero quali vecchi maglioni o felpe.

Volendo la si può realizzare anche ai ferri o all'uncinetto.



 

21/12/23

P.C.T.O DI CUCITO - ISTITUTO ARTE VENTURI E CARITAS DIOCESANA MODENESE


Oggi si conclude la prima parte di un bellissimo progetto P.C.T.O che vede coinvolti alcuni ragazzi dell'istituto d'arte Venturi di Modena e Caritas diocesana Modenese  



I ragazzi svolgeranno  a rotazione, presso il centro Papa Francesco in via dei Servi  18 a Modena  due laboratori : cucina e sartoria.
Sono molto orgogliosa di fare parte di questo progetto!


Ai ragazzi insegnerò a cucire a mano.
Insieme abbiamo realizzato il logo della sartoria sociale intrecci di fili: un quadrato di tela Aida ricamato con un intreccio di fili colorati.

Anche se apparentemente facile in realtà è un lavoro di alta manualità fine in cui il coordinamento oculo-manuale è forte.

Successivamente il logo è stato cucito a mano a punto indietro su una tovaglietta all'americana.
Le lezioni successive abbiamo realizzato sempre a mano  un porta telefono, io ho solamente fatto con la macchina tagliacuce il bordo ai vari pezzi di stoffa prima dell'assemblaggio.


 Altro manufatto eseguito con la solita tecnica è stato in porta posate da viaggio.

I ragazzi sono stati molto bravi e si sono dimostrati interessati. 
Ad ogni ragazzo alla fine della lezione è sempre stato regalato il manufatto prodotto.
Un momento importante è stato un giorno in cui, decimati dall'influenza, erano presenti solo due, ed  approfittando di ciò ho deciso di fare uno stappo al programma e di insegnare loro a cucire a macchina.  Una piccola lezione di teoria sulle varie componente e sul funzionamento, poi una prova pratica in cui hanno cucito il porta posate.  Grande emozione e tanta soddisfazione per tutti anche per me ! 

30/11/23

SARTORIA SOCIALE "INTRECCI DI FILI" CARITAS DIOCESANA MODENESE




Anche quest'anno la Sartoria sociale intrecci di fili ha riproposto per gli eventi a cui parteciperà i graditissimi sacchetti di lavanda.
La sartoria sociale produce piccoli manufatti quali, grembiuli, tovagliette, porta torta o porta posate in cambio di una donazione.
Relazziamo anche su commissione quantitativi importanti.


SOSTIENI ANCHE TU IL PROGETTO DELLA SARTORIA SOCIALE CON UNA DONAZIONE LIBERALE 
INFO:
Per info: caritas@modena.chiesacattolica.it

 Il nostro laboratorio  nasce diversi anni fa nella  sede della Caritas Diocesana Modenese in Via dei Servi 18 a Modena, all’interno del centro Papa Francesco.

La sartoria accoglie donne prevalentemente migranti giunte a noi attraverso canali ufficiali e non.

La sartoria sociale è mutata e sta mutando nel tempo  a seconda delle donne che vivono questo luogo.

Tutto il progetto è partito dall’ascolto delle donne nei vari dispositivi e con il tempo  si è trasformato e continua a trasformarsi come un processo in divenire.

La sartoria sociale è un luogo in cui prendersi un tempo per sé stesse, curare le relazioni, alimentare i propri desideri, lasciare fuori la quotidianità familiare e apprendere le tecniche base della sartoria.

La sartoria sociale intrecci di fili è un luogo di bellezza. Bellezza intesa come accoglienza, come cura dei piccoli gesti e delle relazioni e come passione per ciò che stiamo facendo.

Siamo tutte orgogliose dei progetti che portiamo a termine.  Tutti i nostri manufatti sono interamente pensati e creati da noi tutte. 

Su ognuno di loro applichiamo il nostro logo. 

Un logo che ci rappresenta: un intreccio di fili colorati e ricamati su un piccolo pezzetto di tela Aida, come  l’ intreccio di vite e di storie  che noi rappresentiamo.

Altro obiettivo della sartoria sono:

 riconoscersi come persona e incrementare  la propria autostima.

Attraverso il riconoscimento delle proprie capacità pregresse o acquisite in sartoria si PROMUOVE UN apprendimento cooperativo.  

Le capacità non devono  necessariamente essere sartoriali, ma semplicemente anche la capacità di comprendere, l’esatta esecuzione di un manufatto o del suo processo produttivo.

Nell’apprendimento cooperativo, vengono così a cadere i ruoli e le capacità del singolo vengono  riconosciute e condivise.

Frequentare la sartoria sociale aiuta LE DONNE AD OTTENERE UNA PROPRIA AUTONOMIA.

In conclusione vorrei sottolineare un obiettivo comune che Caritas Diocesana Modenese e di conseguenza anche la Sartoria Sociale ha fatto suo: TUTTI NOI LAVORIAMO CON LE PERSONE  PER CREARE SITUAZIONI IN CUI  COLTIVARE REALZIONI E LEGAMI.

LE RELAZIONI POSSONO MUTARE NEL TEMPO, MA I LEGAMI RESTANO, E NOI TUTTINE ABBIAMO QUOTIDIANE TESTIMONIANZE.






 

12/11/23

POMODORI VERDI E STUFA ECONOMICA


 La bella stagione ha fatto sì che anche le piante stagionali si siano mantenute produttive, e per questo motivo a metà novembre ho ancora le piante dei pomodori cariche di pomodori e di fiori.

Ovviamente la maturazione è compromessa, quindi ho deciso di provare a fare un esperimento.

Ho tagliato i rami dei pomodori poi li ho portati in casa al caldo.


Volevo appenderli quindi ho utilizzato uno strumento che non tutti conosceranno.

In una zona di servizio della mia casa ho una vecchia stufa economica a legna, questa agganciato al tubo di scarico ha un anello con tanti bracci che si possono alzare e fissare.

Questi venivano utilizzati per stendere la biancheria ad asciugare.

La stufa economica aveva molteplici utilizzi: 

- scaldare l'ambiente

- fornire un piano di cottura caldo

- scaldare l'acqua per lavarsi o lavare i panni attraverso una vasca- cassetta che entrava direttamente nella zona fuoco

- asciugare i vestiti appendendoli ai ferri

- cuocere torte o altro nel forno

Sembra trascorsa una vita da quando veniva utilizzata, sono molto fiera di averne una in casa, perché anche se non la utilizziamo quasi mai, è un pezzo di storia.

La parte composta da tanti pezzi di tubi che si vede nella foto, è uno scambiatore di calore, ovvero il fumo caldo anziché passare nel tubo singolo, si dirama in tanti tubi e diffonde ulteriormente il calore nell'ambiente.